Il ruolo del dialogo interno o self-talk.

Fai attenzione a come parli con te stesso perché ti stai ascoltando!

Il self-talk può essere un potente strumento di autoregolazione del comportamento, del pensiero e delle emozioni.

Tutti noi abbiamo una vocina interna con la quale ci consultiamo continuamente, il modo in cui parliamo a noi stessi condiziona il nostro modo di affrontare le circostanze.

Il dialogo interno può essere limitante o potenziante…è possibile allenarsi a un self-talk più costruttivo e gestire quel continuo chiacchiericcio che intratteniamo con noi stessi nella nostra mente.

Che ne siamo consapevoli o meno, esso commenta tutto ciò che accede senza fermarsi mai!

Il modo in cui parliamo a noi stessi influenza il nostro modo di percepirci. Naturalmente, questo vale sia per gli aspetti positivi che per quelli negativi.

Il nostro cervello è formato da molteplici aree delle quali fanno parte la neocorteccia/area razionale, in cui risiede il pensiero, e l’area limbica in cui risiedono le emozioni. La qualità dei risultati che otteniamo dipende da quanto bene le due regioni sono allineate tra loro. Le parole hanno il potere di generare emozioni. Il tipo di emozione prodotta dipende dalla qualità delle parole che usiamo.

Abituando la parte razionale a utilizzare parole a “impatto positivo”, il cervello limbico vivrà emozioni positive, le quali a loro volta avranno un ruolo fondamentale nella produzione ormonale. I nostri pensieri e le costruzioni della realtà influenzano inevitabilmente il nostro comportamento.

Il dialogo interno è solo un’abitudine di pensare. Diventando consapevoli del nostro mondo interiore, dei lati positivi e negativi, possiamo cambiarlo !

Fin dai nostri primi anni di vita, ci sentiamo ripetere “no”; è così interiorizzato che, man mano che cresciamo, siamo capaci di dirci continuamente ciò che “non vogliamo” e non siamo più in grado di riconoscere ciò che invece desideriamo. Per questo motivo ci risulta semplice dire “non voglio perdere”, piuttosto che “voglio vincere”. Il cervello umano ha infatti una propensione per le negatività…per i nostri antenati era più importante evitare le minacce che raccogliere ricompense.

DA DOVE COMINCIARE?

Cominciamo prestando attenzione a come comunichiamo con noi stessi. Quali sono le parole che utilizziamo? Il dialogo interiore è costantemente acceso e, se non è di qualità, può auto-sabotarci!

L’obiettivo del self-talk efficace è quello di sviluppare l’autoinduzione dello stato emotivo desiderato: autocontrollo, attenzione, concentrazione, energia, autostima, carico motivazionale positivo, gestione ottimale delle proprie risorse.

Le applicazioni più frequenti sono nello sport: in questo ambito costituisce uno strumento particolarmente potente ed è utilizzato da moltissimi trainers e atleti.

È comunque evidente quanto la pratica e l’allenamento del self-talk sia utile alla vita di tutti noi, anche per chi non pratica sport a livello professionale.

“Noi siamo ciò che pensiamo. Tutto ciò che noi siamo viene dai nostri pensieri. Con i nostri pensieri costruiamo il mondo” diceva Buddha 

L’atteggiamento positivo non arriva da solo…nasce da una consapevolezza, da un pensiero positivo che non è frutto del caso ma di un mirato allenamento.

I 5 CONSIGLI DEL SELF TALK EFFICACE :

  • Datti del TU. Studi dimostrano che è più efficace parlare a sé stessi con la seconda persona singolare anziché utilizzare IO.
  • Riconosci i pensieri disfunzionali e trasformali in funzionali: riconosci le tue frasi scoraggianti e negative e esercitati a trasformarle in frasi positive e motivanti. Con l’esercizio e l’allenamento, ti verrà sempre più naturale e automatico.
  • Datti “istruzioni” brevi e dirette (“stai concentrato”, “rilassati”).
  • Sostituisci il “devo” con il “voglio”: il devo tende a caricarti di ansia, il voglio ti pone in una situazione di comando e ti motiva a gestire al meglio la situazione (“voglio davvero vincere questa gara”)
  • Elimina – o almeno limita – la parola “NON”.
    Il cervello umano non coglie immediatamente la negazione. Per poter negare un pensiero, la mente deve prima visualizzarlo e poi “cancellarlo”: è una perdita di tempo. Per elaborare soluzioni e sfruttare al meglio le risorse è decisamente più efficace usare la forma positiva (“Concentrati” e non “non distrarti”“non posso farcela” / ”ce la farò”).

Per perfezionare l’efficacia del tuo DIAGOLO INTERNO, il ruolo del Coach è fondamentale!

Attraverso sessioni di allenamento guidate, il preparatore mentale, ti supporta attivando la tua consapevolezza, facilitando la trasformazione dei pensieri “disfunzionali” in “funzionali” e facendo in modo che ansia e preoccupazioni non interferiscano con la tua vita e con le tue prestazioni fisiche.

Cosa aspetti?!

Contattami e insieme cominceremo a sviluppare il tuo potenziale!