Lo sport e la partita che si gioca dentro di noi

Ogni volta che facciamo sport, dentro di noi si gioca una partita a parte. I giocatori di questo inner game sono Self 1 e Self 2.Self 1 ci vuole dire come giocare, ci ricorda gli errori che abbiamo fatto e cosa potrebbe succedere se dovessimo fallire ancora. Self 2 rappresenta le nostre potenzialità, la parte che può apprendere durante la pratica e giocare bene.Ma Self 1 non ce lo permette. Con le sue continue interferenze ci fa sentire preoccupati, nervosi, giudicati e convinti che non possiamo farcela. È lui il vero avversario da battere, prima di quello sul terreno di gioco.
Tutto questo avviene mentre all’esterno stiamo affrontando una gara reale o un avversario in carne e ossa.Solo eliminando la disfunzionalità dal dialogo tra Self 1 e Self 2 possiamo raggiungere uno stato di concentrazione rilassata e dare il massimo. Una triangolazione perfetta tra performance, divertimento e apprendimento.
Affrontare il momento di difficoltà parlando con noi stessi in termini positivi e incoraggianti, sembrerebbe influire davvero sulla resa atletica.
Il potere della parola diventa mezzo di coscienza sotto forma di dialogo interiore (o self-talk)…è l’espressione di una posizione interna il cui mittente e destinatario coincidono.